diario di viaggio

L’arrivo in Marocco

19 febbraio 2019, Casablanca

Sono arrivata a Casablanca molto dopo l’orario previsto. L’aereo in partenza da Bologna è stato ritardato per un controllo medico. Arrivata in aeroporto ho cambiato qualche euro che avevo con me e vista l’ora ho preferito prendere un taxi per arrivare direttamente in hotel senza troppi problemi.

Il mio tassista si chiama Mohamed, ovvio!

La prima parte del tragitto trascorre in silenzio fino a che un giovane alla guida di un’auto lo supera in maniera brusca. Mohamed gli urla qualcosa in arabo, un insulto che dura minuti, io lo ascolto senza capire, poi mi distacco e osservo la situazione con un occhio esterno. Inizio a ridere per l’assurdità del momento. Sono da sola in Marocco alle 10 di sera, in auto con un perfetto sconosciuto. Quanto adoro l’essere così libera e fiduciosa!

Dopo qualche minuto di silenzio decido che è arrivata l’ora di dare il LA a Mohammed per iniziare l’interrogatorio.

Gli chiedo quindi quanto occorra per arrivare a Casablanca dall’aeroporto. Lui mi risponde “45-50 minuti” poi altri minuti di silenzio in cui penso che forse mi sono sbagliata, forse i marocchini non sono così aperti come credevo, quando Mohammed inizia a farmi domande! (Ah, lo sapevo!!!)

Mi chiede: se sono francese, cosa ci faccia in Marocco, quanti anni ho ed ecco che arriva la domanda delle domande: SEI SPOSATA? Alla mia risposta negativa mi dice che non è normale, che a 27 anni non dovrei essere ancora célibataire.

Fa un altro minuto di pausa poi dice: “A Casa (Casablanca n.d.r.) ho una moglie e due figli; il più piccolo è sposato, il più grande lavora alla banca popolare ed ha appena comprato casa, lui non è sposato, vuoi sposarlo tu?” Rispondo che è un po’ difficile visto che nemmeno lo conosco ma per lui non sembra un problema: “Comme tu veux! Ti invito a casa mia, mangiamo della carne o del pollo, vedi mio figlio, vedi la casa e se ti piace… – Dice una frase lunghissima in arabo che non capisco. “Cosa vuol dire?” “Che se ti piace dici sì e va bene, se non ti piace dici no e va bene lo stesso ma se scegli mio figlio il matrimonio deve essere per la vita!”

Dopo tutto questo chiacchierare siamo arrivati a Casa, Mohammed mi chiede se, prima di andare in albergo, voglia passare da casa sua per conoscere il figlio. Rifiuto dicendogli che non sono ancora pronta per il matrimonio, lui mi lascia il suo biglietto da visita dicendo “Allora sarà per la prossima volta che torni in Marocco, on sais jamais!”.

Et oui, on sais jamais!