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Turismo sostenibile, un nuovo modo di viaggiare

Il tema dei viaggi e l’attenzione all’ambiente negli ultimi tempi stanno prendendo sempre più piede per questo oggi ho pensato di parlarvi di turismo sostenibile e delle scelte che possiamo fare per rendere i nostri viaggi ecologicamente ed eticamente compatibili.

Ma che cos’è il turismo sostenibile?

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) “Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche

Si tratta quindi di un turismo che è attento all’impatto che l’attività turistica ha sia sull’ambiente ma anche e soprattutto sulla popolazione a livello economico e sociale.

Ambiente e popolazione sono infatti strettamente connessi.

Apportare modifiche ad un ambiente causa una variazione degli equilibri che richiede dei riadattamenti da parte di chi vive su quel territorio (persone, animali, vegetali) ma non sempre quelle popolazioni hanno le forze o le capacità economiche per farlo.

È quindi molto importante iniziare a prendere coscienza dell’impatto che il turismo ha sull’ambiente, e di conseguenza sulle popolazioni che ci vivono, e cercare di ridurre la nostra impronta.

In che modo il turismo influisce sull’ambiente?

Negli ultimi anni il fenomeno dell’OVERTOURISM, il sovraffollamento turistico, ha preso il sopravvento, complici la disponibilità di voli a prezzi low cost e la diffusione dei social.

Molti turisi prendono d’assalto luoghi, diventati celebri grazie a film o foto condivise sui social soltanto per andare alla ricerca dello scatto perfetto o mettere un altro check nella lista dei luoghi visitati.

Molto spesso si tratta di luoghi che, in condizioni normali, hanno una presenza di persone molto bassa e non hanno i mezzi per far fronte a queste ondate di turisti. Questo può causare danni spesso irreversibili all’ambiente.

Testimonianze dal mondo

In molte mete sono state prese delle decisioni drastiche per cercare di salvare il collasso della situazione.

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Maya Bay, Thailandia

In Thailandia il governo ha chiuso ai turisti la piccola spiaggia di Maya Bay, famosa per il film con Di Caprio, The Beach. Stessa sorte è toccata all’Isola di Komodo dove nel 2020 è stato necessario un intervento di 100 miliari di rupie (quasi 6 milioni di euro) per cercare di risanare i delicati equilibri necessari alla sopravvivenza del Drago di Komodo.

Non è però necessario andare così lontano per vedere gli effetti dell’overtourism, anche in Italia il fenomeno è frequente. Sull’isola di Salina, a Pollara, la celebre spiaggia dove è stato girato “Il Postino“, l’ultimo film di Troisi, è stata chiusa ai turisti a causa del processo di erosione causato dalle barche di turisti che si avvicinavano pericolosamente alla costa asportando sabbia con l’azione delle eliche.

Cosa possiamo fare per ridurre l’impatto dei nostri viaggi?

Optare per un turismo sostenibile, a mio avviso, è l’unica scelta che ci resta se vogliamo salvare il nostro pianeta. Non è però sempre banale capire in che modo possiamo contribuire, nel nostro piccolo, alla diffusione di un turismo sostenibile e attento. Vi elenco quindi di seguito delle piccole azioni da fare per rendere più etico il nostro modo di viaggiare.

Prima del viaggio

  • Scelta della meta: è importante scegliere mete poco frequentate per evitare il fenomento dell’overtourism, prediligete piccoli borghi, villaggi, i territori poco battuti. Questo contribuirà anche a rendere il vostro viaggio unico e diverso.
  • Scelta del Periodo: se potete partite in periodi di basta stagione per non contribuire all’appesantimento dei servizi del territorio che visitate. La gestione della raccolta dei rifiuti, i depuratori delle acque, ad esempio, difficilmente riuscirebbero a sostenere un aumento dell’attività troppo importante.
  • Informatevi sul territorio che visitate, chiedetevi quali sono le criticità che lo caratterizzano e come potete contribuire a ridurre il vostro impatto. Ad esempio, può sembrare una banalità, ma portare la vostra borraccia piuttosto che acquistare decine di bottiglie di plastica è già una scelta etica importante.
  • Scelta del mezzo per raggiungere la meta: l’aereo resta il mezzo a motore con più emissioni di CO2 per passeggero, il treno quello più sostenibile. Se amate i viaggi in auto, condividere il tragitto con altre persone potrebbe essere un modo per ridurre le emissioni.

Durante il viaggio

  • Scelta dei mezzi per spostarsi: i piedi e la bicicletta sono i mezzi più consigliati ma se non siete sportivi i mezzi pubblici potrebbero essere quello che fa per voi
  • Utilizzate servizi di fornitori del posto: favorite l’economia locale. Alloggi, guesthouse, ristoranti, fate in modo che tutto quello che utilizzate durante il vostro viaggio venga fornito da persone del posto. Non andate in catene o multinazionali, favorite invece le realtà piccole e le cooperative.

Dopo il viaggio

Condividete la vostra esperienza. Parlate del vostro viaggio, delle attività che avete svolto, delle scelte che avete fatto per renderlo sostenibile e delle persone locali che avete conosciuto e vi hanno aiutato a vivere questa esperienza in maniera attenta all’ambiente e alle persone.

Con questo concludo questo breve articolo sul turismo sostenibile e spero che vi sia stato d’aiuto per scoprire questo nuovo modo etico di viaggiare. Se pensate che sia stato interessante e credete che sia importante contribuire alla crescita della comunità di viaggiatori sostenibili condividetelo o lasciatemi un commento se volete condividere con me le vostre esperienze di viaggi sostenibili.

La prossima volta vi parlerò di una branca del turismo sostenibile: il turismo lento! Se siete curiosi e non volete perdervelo iscrivetevi alla newsletter per restare informati sulle prossime pubblicazioni.

Se volete un esempio di itinerario sostenibile date un’occhiate ai miei consigli per organizzare un viaggio con i mezzi pubblici alle Eolie